Le abitudini d'acquisto dei francesi cambiano. In occasione del Fashion Morning, che si terrà il 23 settembre, Worldpanel analizza le grandi tendenze che stanno cambiando il mercato della moda: le sessioni di shopping si espandono, le borse sono più rare, meno acquisti impulsivi, più razionalizzazione, ma lo scontrino della cassa rimane sempre lo stesso.

La fin d'une époque: les soldes ne font plus recette

Storicamente, le vendite e le promozioni hanno dinamizzato la prima parte dell'anno. Questo schema non è più attuale. Oggi sono la stagione estiva e le feste di fine anno a costituire i momenti forti del mercato. I consumatori concentrano i loro acquisti in questi periodi strategici, lasciando che il primo semestre sia quasi scontato.

Se la promozione è stata a lungo un motore, ha perso la sua efficacia. Il 38% dei francesi ritiene di essere troppo sollecitato. Il criterio prix, benché ancora centrale, diminuisce di 7 punti in un anno. All'inverso, altre dimensioni progrediscono: L'origine di fabbricazione (+2 punti) e gli impegni del marchio (+2 punti). I francesi ricercano sempre il prezzo giusto, associato a un valore duraturo.

Posizione degli abiti: ancora marginale

La posizione è difficile da convincere: solo il 2% dei consumatori si è recato sul posto. Un uso pontuoso, soprattutto per le serate (52 %), ma non è un dato di fatto per un uso quotidiano. Il 54% dei francesi preferisce possedere i propri abiti, segno di un attaccamento culturale alla proprietà.

Commento anticiper 2026 ?

L'anno 2025 si annuncia come un esercizio di equilibrio per la moda. Il 54% dei francesi si dichiara inquieto per il proprio potere d'acquisto, un clima che invita alla prudenza. Le proiezioni di fine anno indicano un aumento delle spese pari a +1,2 % - +1,8 %, a fronte di volumi quasi stabili (0 % - +0,5 %). I fattori di rischio congiunturali - météo incertaine, blocages sociaux, climat politique tendu - rischiano di influenzare l'accesso ai magazzini.

2 grandi obiettivi per l'insegnamento

  1. L'accessibilità
  2. Alcuni, come Kiabi o Intersport, lavorano sul loro maillage territoriale, ma più rari sono quelli che si dedicano al recupero dell'attrattiva fisica. Primark fa eccezione: l'insegna riesce a dislocare i consumatori, in alcuni casi su più decine di chilometri. La concentrazione del mercato è in aumento: Il 41% delle parti del mercato della moda sono detenute dai 20 primi operatori, contro il 39% di un anno prima. Per ampliare la loro azienda, le università devono investire nelle loro zone di vendita e rafforzare il loro impegno a livello regionale.
  3. Il digitale come motore di crescita
  4. Parallelamente, Internet continua a imporsi come un circuito di vendita. Nel primo semestre, l'Online rappresenta il 21,8 % delle parti di mercato della moda. I suoi risultati sono evidenti:
    - +10 € per panier en moyenne en comparaison du panier en magasin,
    - Une pratique transgénérationnelle : 60 % des Français achètent déjà en ligne,
    - +10,6 millions de transactions enregistrées sur l'univers grande consommation.

    I social network svolgono un ruolo importante in questa dinamica: il 37% dei francesi li utilizza per i propri acquisti e il 17% ha già acquistato direttamente tramite queste piattaforme. L'arrivo di TikTok nell'e-commerce potrà ulteriormente accrescere questo fenomeno.

  5. La diversificazione
  6. Di fronte a un mercato atono, le scuole di moda sono alla ricerca di nuovi canali di crescita. I francesi sono attenti alla diversificazione, in particolare verso gli articoli sportivi (61%) e la biancheria per la casa (55%).

    Gli atteggiamenti variano fortemente a seconda del tipo di azienda:
    - Petits prix (Shein, Kiabi, Primark...) : priorità agli accessori
    - Milieu de gamme (Zara, Mango, Uniqlo...) : cap sur les vêtements de sport
    - Haut de gamme (Sézane, Lacoste...): l'universa beauté en première ligne

    Da tempo motore di crescita, il mercato dello sport è in ripresa: +0,9 % nel primo semestre 2025 contro +4,5 % un anno prima.

    Il segmento più dinamico rimane quello dei bambini (+8,6 %), in contrasto con le donne (-3,1 %) e gli uomini (+0,8 %). Secondo circuito di distribuzione in Francia, al di là dei centri commerciali, le scuole di sport/abbigliamento sportivo devono recuperare i loro tassi di sviluppo.

    Le scuole hanno già esplorato nuove strade, come quella dei prodotti alimentari, che sono stati portati avanti da una popolazione più attenta alla propria salute.
  7. La bellezza: un potenziale poco sfruttato
  8. La bellezza rappresenta un'opportunità ancora più ampia per la moda: L'11% dei francesi ha già acquistato prodotti di igiene e bellezza in un negozio di abbigliamento. Le attenzioni si concentrano sulla cosmesi senza ingredienti controversi, sulle routine ispirate alla Corse e sull'inclusione.
  9. Verso una diversificazione di stagione
  10. Inoltre, alcuni marchi sfruttano una logica di diversificazione stagionale: gli specialisti della biancheria da letto si dirigono verso le cabine di servizio, per assicurarsi una presenza commerciale per tutto l'anno. Una strategia che permette di aumentare le vendite e di ampliare i clienti.

Fonte : Fashion Morning 2025 - Worldpanel a numeratore. Metodo: Mode = Habillement Chaussures Accessoires Linge de maison - Total Distribution -1S25 vs 1S24 Fonte : Baromètre Moral d'achat - Projection basée sur observations passées et hypothèses futures - non basée sur un modèle statistique - tout chose n'étant pas égale par ailleurs. Worldpanel a numeratore | Panel dei consumatori della moda | Abbigliamento, calzature e accessori (esclusi i prodotti tessili per la casa)

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